Il fantasma della civiltà

Walter Mauro in Il Mattino, 8 novembre 1982, p. 3
(recensione a Manlio Sgalambro, La morte del sole)

«La morte del sole»: spietata analisi della crisi contemporanea

Ci sarebbe subito da chiedersi (ma ciò andrebbe già ad infastidire l’antisociologia dell’autore) per quali fondamentali ragioni un’opera prima come La morte del sole, pubblicata da Manlio Sgalambro presso Adelphi con una malcelata irritazione, come un gesto ormai inevitabile dentro un universo deprivato del gesto stesso, abbia acceso in Italia un dibattito fervido e vivace, suscitando un tipo di reazione culturale quale non si ricordava da tempo all’interno di una precaria circolazione delle idee, qual è stata quella di questi ultimi anni. E tale constatazione già potrebbe configurarsi come il paradosso-chiave nei riguardi di un libro che tende a marcare con toni funerei proprio la totale assenza di una condizione dell’essere, del dialogare, del discutere, nel mondo d’oggi.
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