Battiato e i Madredeus insieme all’oratorio

in La Repubblica, 3 maggio 1995

Roma – Un piccolo evento quello che questa sera coinvolgerà in una chiesa romana Franco Battiato e i Madredeus. Entrambe le esibizioni sono attese da un pubblico attento e in maggioranza colto, un pubblico che ha amato il nuovo disco di Battiato, scritto con il filosofo Manlio Sgalambro, e che magari ha visto i Madredeus, gruppo portoghese di grande fascino, nel film di Wim Wenders Lisbon story. E questa sera all’Oratorio del Caravita, chiesa fondata dai Gesuiti nel 1620, Battiato eseguirà per la prima volta dal vivo (purtroppo solo per un esiguo pubblico di invitati) il suo nuovo disco L’ombrello e la macchina da cucire, accompagnato dagli archi del Giovane Quartetto Italiano, dal pianoforte di Carlo Guaitoli e dalle tastiere di Filippo Destrieri e Angelo Privitera; i Madredeus invece regaleranno un assaggio di quello che sarà il concerto con il quale visiteranno l’Italia dal 22 al 26 di maggio (22 Milano, 23 Mestre, 25 Roma, 26 Campobasso). La serata sarà trasmessa in diretta, dalle 20.45 alle 22.30, su RadioDue, e commentata da Maria Laura Giulietti, conduttrice del programma «I concerti di RadioDueTime» che già hanno mandato in onda una performance di Bruce Springsteen e musica dal vivo dal Premio Recanati. Ieri mattina, proprio nella bella chiesa nel cuore di Roma, erano Franco Battiato, Gigi Marziali di RadioDue e Giampaolo Cresci, già sovrintendente all’Opera di Roma, che è un po’ il direttore artistico della piccola stagione musicale del Caravita. «Il concerto era programmato all’auditorium del Foro Italico» ha detto Marziali, «ma ora è occupato da “Papaveri e Papere”. In tutta fretta abbiamo trovato questa struttura, e devo dire che ci è andata bene». Cresci ha illustrato l’attività dell’Oratorio (nato come ricovero per poveri, nel quale pare abbiano suonato Rossini e Paganini) che ha aperto alla musica non classica il 19 gennaio scorso, con il concerto di Roberto Murolo per i suoi 83 anni. Battiato ha infine precisato che tra il suo set e quello dei Madredeus non ci sarà interazione. «Sono stato io a proporre il gruppo, che suonerà anche per l’Estate catanese della quale sono momentaneamente direttore artistico». A quando un concerto in pubblico? «Per ora non è prevista alcuna tournée». E a chi gli chiedeva il suo personale risultato dopo l’esperienza con il professor Sgalambro, Battiato ha risposto di aver ritrovato «freschezza e maggiore libertà compositiva dall’avere qualcuno che scrivesse i testi». Prossimo impegno, ma ancora da confermare, il 10 ottobre, quando il musicista siciliano porterà le sue canzoni fino in Cina.

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