L’esistenza di Dio

in Franco Battiato, L’ombrello e la macchina da cucire, 1995
(testo di Manlio Sgalambro, musica di Franco Battiato, campionamenti da Rind de hore)

Giovane teologo non fare
come in Rue de Fouarre
dove si produceva amore,
si produceva per Dio
e arnesi per dimostrarne l’esistenza, che,
già mostrava la sola competenza.
Lessing diciassettenne
arriva a Lipsia
per fare teologia.
Apprende prima la scherma e la danza.
La distinzione
e la lontananza.
Camice, prego!
Il teologo si prepari
agli atti della sua professione.
Ecco, no guardate
un po’ più sotto,
qui vedrete esattamente come è fatto Dio.
L’attributo “buono”
delimita uno spazio,
segna una distanza.
Il paziente non può aspettare.
Si proceda a regolare
dissezione.
Camice, prego!
Signori, anatomia!
Presto, bisturi. Klemmen her!
Signori teologi basta, ricucite.
Ancora una cosa,
mente a Ockham prego:
Dio differisce dalla pietra
perché questa, dice, è finita.
La teologia vi ivita,
anzi vi impone di
immaginare
una pietra infinita.
Camice, prego.

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