L’ombrello e la macchina da cucire

in Franco Battiato, L’ombrello e la macchina da cucire, 1995
(testo di Manlio Sgalambro, citazioni da Conte di Lautréamont – Thomas Stearns Elliot – James Joyce, musica di Franco Battiato)

Ero solo come un ombrello su una
macchina da cucire.
Dalle pendici dei monti Iblei,
a settentrione.
Ho percorso il cammino arrampicandomi
per universi e mondi,
con atti di pensiero e umori cerebrali.
L’abisso non mi chiama, sto sul ciglio
come un cespuglio:
quieto come un insetto che si prende il sole.
Scendevo lungo il fiume scrollando le spalle…
Che cena infame stasera,
che pessimo vino,
chiacchiero col vicino.
Lei non ha finezza,
non sa sopportare l’ebbrezza.
Colgo frasi occidentali.
Schizzan dal cervello i pensieri
fini le calze,
la Coscienza trascendentale,
no l’idea si incarna.
Dice che questa estate
ci sarà la fine del mondo.
The end of the world, 1
berretto di pelo e sottanina di tartan.
Have we cold feet about the cosmos?

1 La fine del mondo.

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