Di passaggio

in Franco Battiato, L’imboscata, 1996
(testo di Franco Battiato – Manlio Sgalambro, citazioni da Eraclito – Callimaco, musica di Franco Battiato)

Ταὐτό τ’ ἔνι ζῶν καὶ
τεθνηκὸς καὶ ἐγρηγορὸς
καὶ καθεῦδον καὶ νέον καὶ
γηραιόν· τάδε γὰρ
μεταπεσόντα ἐκεῖνά ἐστι
κἀκεῖνα πάλιν ταῦτα.
1

Passano gli anni,
i treni, i topi per le fogne,
i pezzi in radio,
le illusioni, le cicogne.
Passa la gioventù,
non te ne fare un vanto:
lo sai che tutto cambia,
nulla si può fermare.
Cambiano i regni,
le stagioni, i presidenti, le religioni, gli urlettini
dei cantanti…
e intanto passa ignaro
il vero senso della vita.
Si cambia amore, idea, umore,
per noi che siamo solo di passaggio.
L’Informazione, il Coito, la
Locomozione.
Diametrali Delimitazioni,
Settecentoventi Case.
Soffia la Verità
nel Libro della Formazione.
Passano gli alimenti,
le voglie, i santi, i malcontenti.
Non ci si può bagnare
due volte nello stesso fiume,
né prevedere i cambiamenti di costume.
E intanto passa ignaro
il vero senso della vita.
Ci cambiano capelli, denti e seni,
a noi che siamo solo di passaggio.

Εἴπας «Ἥλιε χαῖρε» Κλεόμβροτος
Ὡμβρακιώτης ἥλατ᾽
ἀφ᾽ ὑψηλοῦ
τείχεος εἰς Ἀίδην,
ἄξιον οὐδὲν ἰδὼν θανάτου
κακόν, ἀλλὰ Πλάτωνος. 2

1 È la stessa cosa, che è viva e morta, che è desta e dormiente, che è giovane e vecchia. Queste cose, infatti, ricadono nel mutamento in quelle, e quelle viceversa in queste.
2 Dicendo: “Addio sole!” Cleombroto d’Ambracia da un alto muro si gettò nell’Ade. Non gli era capitato alcun male che fosse degno di morte: aveva solo letto uno scritto di Platone.

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