in Franco Battiato, Gommalacca, 1998
(testo di Fleur Jaeggy – Manlio Sgalambro, musica di Franco Battiato)
La storia
Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Vigilo nel sonno, vigilo.
Sentinella, che vedi?
Una catastrofe psicocosmica
contro le mura del tempo.
Durante la grande guerra nel Gennaio del 1915,
alle estremità settentrionali
un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti
imprigionando per sempre la nave dell’audace capitano Shackleton.
Su un piccolo battello, con due soli compagni,
navigò fino a raggiungere la Georgia Australe;
mentre i 22 superstiti dell’isola Elefante
sopportavano un tremendo inverno.
(Alla deriva, alla deriva, verso nord, nord-ovest.
Profondità 370 metri 72º di latitudine est).
Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani,
per sopravvivere.
Ma il 30 Agosto del 1916, il leggendario capitano,
compariva a salvarli con un’altra nave.
Il ricordo
Stille Dämmerung
Der Garten ist gefroren
Die Rosen erlitten
Sage mir warum
Shackleton
Sage mir warum
in einem verlorenen Garten
Sage mir warum
deine Stimme hören
Sage mir warum
schweige bitte nicht