Manlio Sgalambro. L’ultimo chierico

Rita Fulco, Mesogea, 2015

Manlio Sgalambro, in quest’intervista del 2004, risponde alle domande con il consueto tono, istrionico e drammatico a un tempo che, tradotto in scrittura, scolpisce le pagine attraverso un linguaggio di grande espressività. «L’ultimo chierico», contemporaneo alla fine del Quaternario, pronuncia parole come «dardi di vipera e denti di lupo»: sulla Sicilia, la filosofia, la politica; sulla figura del vecchio, «concrezione del tempo», sulla poesia, sulla musica. All’intervista segue il saggio che la curatrice, Rita Fulco, ha voluto dedicare alla febbrile tendenza a pensare del suo interlocutore, filosofo-chierico-teologo.

Io non sono un intellettuale, io sono un chierico. Intellettuale diventa colui che prende partito per valori estremamente politici. Il chierico, invece, è colui il quale si sforza di seguire valori che siano universali.

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