Inneres Auge

in Franco Battiato, Inneres Auge, 2009
(testo di Franco Battiato – Manlio Sgalambro, musica di Franco Battiato)

Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c’è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare primari
e servitori dello stato?
Non ci siamo capiti e perché mai dovremmo pagare
anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro?
La giustizia non è altro che una pubblica merce…
Di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante
da gettare come ami fra la gente.
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s’intravede un chiarore che con il tempo
e ci vuole pazienza, si apre allo sguardo interiore:
inneres Auge, das innere Auge
la linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito
ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato…
mi basta una sonata di Corelli, perché mi meravigli del creato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *