Variazioni e capricci morali

Manlio Sgalambro, Bompiani, 2013

Manlio Sgalambro torna a difendere con passione la centralità del pensiero, dell’impegno morale che è per l’uomo l’unica bussola nei mari burrascosi della contemporaneità. Rifiutando le soluzioni preconfezionate della filosofia, Sgalambro percorre i confini dell’intelletto e si diverte a esplorare le contaminazioni dell’anima razionale con il corpo e l’amore. Moderno passeggiatore solitario, cosmopolita e amante del paradosso e delle citazioni, si confronta nel suo cammino con i grandi del passato, si accompagna a Hegel, evita accuratamente Socrate e Nietzsche. La scrittura, come una partitura musicale, procede così tra variazioni, capricci e contrappunti fino a lambire la soglia dell’illuminazione individuale, testimonianza di un pensiero forte, profetico, coraggioso.

Amava le sue passeggiate così gremite di idee. Uno scoppiettio simile a quei vecchi fuochi che emettevano mille scintille.

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